Gli italiani e i concorsi nell’era dei social network

Concorsi a premi sui social media: cosa ne pensano gli italiani

Dati, normative e policy di questa tendenza

In Italia, i concorsi realizzati online e su social network sono ormai più del 75% di tutti quelli che gestiamo; questo dato non ci stupisce, anzi, pensiamo che quest’anno la percentuale potrebbe aumentare ancora.

Mentre una parte delle manifestazioni a premi resta per sua natura legata a logiche più tradizionali o si sviluppa attraverso l’uso degli SMS o in modalità instant win con gratta&vinci fisici, un numero sempre maggiore viene oggi gestito attraverso Facebook, Twitter, Youtube, Pinterest e Instagram.

I social network sono, infatti, ormai parte della quotidianità del 42% della popolazione italiana che spende 2 ore al giorno sui social network, spesso accedendovi attraverso dispositivi mobili. Anche l’applicazione più usata da mobile è legata al mondo social: è, infatti, l’app di Facebook che conta 13,6 milioni di utenti unici mensili, seguita da quelle di Youtube (8,7 milioni), Google+ (6 milioni), Instagram (4,1 milioni) e infine Twitter (3,6 milioni).

Twitter, ad esempio, è ormai sede di discussioni sui temi di attualità, politica e, spesso, satira in tempo reale di ciò che accade, ma è anche una sorta di ritrovo virtuale dove discutere di eventi sportivi e programmi televisivi, per esempio, creando i presupposti per strategie di marketing con una logica multiscreen. TV, PC, smartphone, tablet sono oggi ‘touch point’ con cui le aziende interagiscono con i propri utenti attraverso i siti web, le pagine sui social network e le app.

A tutt’oggi resta ancora Facebook il social network più amato dagli italiani con 26 milioni di utenti, seguito nell’ordine da Google+, Twitter, Linkedin e Instagram.

Ai fini concorsuali, l’interpretazione di una normativa nata quando ancora Internet stava nascendo limita l’utilizzo dei social network soprattutto in relazione all’obbligatorietà della raccolta e del trattamento dei dati dei partecipanti su un server collocato fisicamente in Italia. Questa regola impedisce, ad esempio, di sviluppare concorsi su Pinterest e condiziona il modo in cui è possibile farli su Facebook. I social network aggiornano continuamente la propria policy in materia di concorsi, per essere al passo con le necessità e le aspettative degli utenti da una parte e quelle dei marketer dall’altra.

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