Concorsi di sorte in Spagna

Attenzione agli aspetti fiscali e alla tutela del consumatore

Tuttavia, le modalità di versamento e gli importi variano a seconda delle aree territoriali coinvolte. 

Ad esempio, se il concorso è di sorte, il promotore è obbligato a versare la “Tasa de combinaciòn aleatoria”, tenendo presente però che sono previsti iter differenti a seconda della copertura territoriale della manifestazione a premio. Infatti, se la manifestazione non è rivolta a tutto il territorio nazionale ma soltanto ad alcune aree specifiche, andranno seguite le regole di ogni comunità autonoma interessata. 

Per poter procedere al pagamento di tale imposta sarà necessario che il Promotore abbia una posizione fiscale nel Paese, altrimenti dovrà associare al concorso un co-organizzatore che disponga di un NIF spagnolo. Oltre a quanto sopra, in Spagna, per i premi di valore superiore a 300 euro, è dovuta anche la ritenuta d’imposta.

È quindi evidente che per organizzare un concorso in Spagna è importante sapersi districare nell’articolato quadro delle normative fiscali: non bisogna poi dimenticare che anche la tutela del consumatore riveste molta importanza. Spetta infatti anche agli Ispettori del Consumo, oltre che all’Agenzia Tributaria, verificare che le promozioni siano organizzate e gestite con la massima trasparenza e aderenza alla normativa

Vuoi organizzare un concorso in Spagna? Promosfera può supportarti anche come co-organizzatore con il proprio NIF. Contattaci all’indirizzo email: [email protected]