Come organizzare un concorso a premi negli Stati Uniti

Quali sono le regole da rispettare per un concorso negli Usa

La prima cosa che spieghiamo in fase di progettazione di un concorso negli Stati Uniti è che in questo paese sono vietati i concorsi con obbligo di acquisto, aspetto che può apparire molto strano visto che, come sappiamo bene, uno dei principali obiettivi di un concorso a premi è proprio quello di incrementare le vendite di un prodotto o servizio. 

Ma non è questa l’unica particolarità che caratterizza questo paese.

Vediamo insieme, quindi, come organizzare un concorso a premi negli Stati Uniti.

 

Le leggi da rispettare per un concorso a premi negli Stati Uniti

In questo Paese è possibile organizzare concorsi di due tipologie definiti «Sweepstakes» (di sorte) e «Contest» (di merito).

Quando organizziamo un concorso a premi negli Stati Uniti ci basiamo su più livelli di leggi e norme: dobbiamo, infatti, attenerci sia a quelle statali che a quelle federali e, quindi, a quelle locali. 

Gli elementi da valutare per organizzare un concorso a premi negli USA

Nell’organizzazione di un concorso negli Stati Uniti, gli elementi da valutare per definirne la fattibilità includono:

  • la sede della società promotrice, 
  • la meccanica di partecipazione, 
  • l’estensione territoriale del concorso, 
  • il valore del montepremi 
  • le modalità di comunicazione dell’iniziativa. 

 Tutti questi elementi concorrono a definirne l’ambito e, quindi, gli adempimenti burocratici che sarà necessario assolvere per poterlo realizzare.

Gli adempimenti da svolgere: non sottovalutare nulla

Sebbene sia opinione diffusa che l’organizzazione di un concorso a premi negli USA sia un’operazione semplice e veloce, sono molti gli adempimenti da svolgere. 

Se il montepremi del concorso supera un determinato importo alcuni Stati richiedono la registrazione obbligatoria (con tempistiche fino a 30 giorni) e che sia garantito da apposita fidejussione. 

Anche la notifica dei vincitori e la consegna dei premi sono soggetti a precisi adempimenti, che variano a seconda del valore dei premi assegnati. 

Perché negli Usa sono vietati i concorsi con acquisto

Questa tipologia di concorsi a premio non sono consentiti, in presenza di sorte, perché vengono considerati delle leve per influenzare le decisioni di acquisto dei consumatori. 

Anche in alcuni paesi europei non erano consentiti fino a qualche anno fa, finché l’Unione Europea non ha stabilito che la promessa di un premio a seguito di un acquisto non è da considerarsi un comportamento sleale.

Per poter implementare una meccanica concorsuale legata all’acquisto, è necessario che venga offerta anche una meccanica di partecipazione alternativa gratuita che assicuri esattamente le stesse probabilità di vincita e gli stessi premi sia a chi acquista sia a chi partecipa gratuitamente.

L’alternativa gratuita – che spesso non è facile da individuare e conciliare con la meccanica principale – va studiata con attenzione mediando fra normativa e obiettivi della promozione al fine di non inficiare l’efficacia del concorso. 

Alternativamente, un’opzione può essere quella di organizzare un concorso a premi di merito che, tuttavia, non è consentito in tutti gli stati e dove permesso va comunque gestito con grande cautela.

Niente concorsi “scatta una foto con il prodotto” su Facebook o Instagram

Il divieto di organizzare concorsi legati all’acquisto ha un impatto anche sugli “sweepstakes” sui social media poiché non sono consentiti nemmeno iniziative che richiedono, ad esempio, di scattarsi una foto con un prodotto per pubblicarla poi su Facebook o Instagram.

Questo perchè benchè persegua prevalentemente l’obiettivo di accrescere l’awareness del prodotto, sotto sotto incentiva comunque il sell-out dato che scattarsi una foto con il prodotto potrebbe implicare la necessità di acquistarlo.


Come evitare che le tasse sui premi siano un ostacolo alla partecipazione

Negli Stati Uniti i vincitori vengono pesantemente tassati sui premi ricevuti, tanto che spesso preferiscono rinunciarvi piuttosto che dover far fronte al pagamento delle relative tasse. 

Per sostenerli il promotore spesso offre come premio anche un contributo in denaro per aiutare economicamente il vincitore, incentivandolo così ad accettare il premio vinto. 

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